mercoledì, giugno 20, 2007

La violenza sui bambini

Con il cuore morto, come 10 anni fa,...

così stretto da stare in una delle tue due manine che ti divertivi a mettere sul palmo della mia mano, con immutato amore – come sempre – con questa foto voglio significarti che, da quel maledetto 20 giugno 1997, sono trascorsi 10 anni, 10 anni “da orfano di padre vivo” , 10 anni da quando ti preparai l’ultima camomilla della tua nanna notturna, 10 anni della tua infanzia, bruciati dalla cattiveria e dall'opera falsa e sotterranea inscenata da canaglie e loro pari...

Ti lasciai e lasciai la mia casa per il gravissimo mobbing subìto, mentre – contro di me – tua sorellastra affermava: “Ti abbiamo escluso perché non eri d’accordo con noi”, una frase che BEN SIGNIFICA la strumentalizzazione operata su tua madre, maestra e complice di tua sorellastra, operanti in forza di ragioni che NULLA HANNO A CHE FARE CON LA MONTAGNA DI BUGIE CHE TI HANNO
RACCONTATO, quantunque acriticamente coperte, sorrette e MAI verificate dagli sciacalli istituzionali che, da 10 anni, con pretestuoso uso dell’arma giudiziaria minorile stanno distruggendo il nostro rapporto, per il vezzo e la cattiveria tipiche di chi riversa le proprie frustrazioni sugli altri, per invidia, per viltà e, quindi, per ignoranza animalesca, madre di ogni sciagura...

Ti voglio sempre incondizionatamente bene, piccino, anche se ti hanno costretto a dire e fare le cattiverie che hai telefonicamente trasmesso contro di me.

Tu non hai colpa, piccino...


All’improvviso ti sei trovato sballottato in mezzo a canaglie che circondano tua madre, sei stato messo in subordine alla prepotenza, pertanto tu hai dovuto abbozzare per non soccombere nel mare di cattiveria e d’ignoranza in cui vivi...

E BEN HANNO COMPRESO la cantonata presa, TUTTI i parassiti che, senza nulla verificare, hanno creduto alle fesserie “ad effetto” raccontate da tua madre che, oggi, quei parassiti non smentiscono pur di non perdere la faccia o la “legittimazione d’atti”, come disse qualche altro parassita “istituzionale”...

Ti amo con lo stesso amore con il quale, da quando nascesti, per un anno ti accudii, ti cullai ti feci divertire, t’insegnai quanto, invece, ben più grave a tre anni mostravi di neppure conoscere: chi fosse tua madre, tra tua madre (che credevi nonna) e tua sorella (che credevi madre!), semplicemente per aver ascoltato la figlia di tua sorellastra chiamarle “nonna” e “mamma”...

Di ciò possono andare fiere, tanto quelle due quanto le “esperte istituzionali” (che mi hanno osteggiato in tutti i modi anche giurando il falso!)...

Se ti imbatterai in questo sito (od in altri siti similari), ancora una volta ti esorto a non esitare per raggiungermi, qualunque sia la causa che ti avrà portato a decidere per questa scelta.

Allo stato delle cose, neppure un’inevitabile azione può essere sufficiente per sfondare l’omertà ed il muro di gomma costruito intorno a questa sporca ed insulsa vicenda...

Quale originaria causa di tanta premeditata cattiveria, se non interessa l’averti reso orfano di padre vivo, tanto meno interessa alla schiera degli sciacalli che, sulla speculazione attuata sui bimbi, fondano la loro fonte di esistenza e di reddito...

Purtroppo sei nato quando, questa ignobile sciagura del XX secolo, da trent’anni era già operante e collaudata in termini di falsità e di appoggio politico.

La cinica e biecamente abietta orda barbarica dei parassiti di stato, tentando di travolgere il rapporto genitoriale, però, non è riuscita a infondermi l’indifferenza verso di te, quella subdola indifferenza che, invece, con ipocrita sorriso queste canaglie nutrono verso chi ben mostra di amare i propri figli, certamente meglio e più di quanto questi sciacalli siano stati amati dai loro.

Ti voglio sempre lo stesso incondizionato bene che ti volli quando ti attendevo trepidamente e quando ti strinsi al petto appena nato, piccino!....

Il tuo papà, quello vero.

Sergio SANGUINETI


20.06.2007


----------------------------------------
Cronaca del family chopping - le notizie odierne
PER LA DICIASSETTESIMA VOLTA IN 5 ANNI MI RITROVO IN TRIBUNALE PER L'AFFIDO CONDIVISO DI MIA FIGLIA G.DI 11 ANNI.LA RELAZIONE DEGLI ASS.SOCIALI ERA BUONA PER ME',POTEVA ESSERE OTTIMA MA MI ANNO DETTO CHE ANNO CERCATO DI TENER SU UN PO ANCHE LEI ,PERCHE'AVEVANO IL TIMORE CHE NON COLLABORASSE PIU' (ANCHE SE LO A FATTO MOLTO POCO).LEI VIENE RIPRESA DAL GIUDICE PER AVER DETTO BUGIE SULL'ASSEGNO DICENDO CHE NON DO I SOLDI,ED IO AVEVO GIA PRONTO L'ESTRATTO CONTO DAL 1 GENNAIO PUNTUALMENTE HO SEMPRE PAGATO.VIENE RIPRESX PER NON COLLABORARE CON GLI ASS. SOCIALI,VIENE RIPRESA SUL FATTO DI NON SPIEGARE BENE COSA VUOL DIRE AFFIDO CONDIVISO ALLA BAMBINA,E COMUNQUE DOPO CIRCA 40 MINUTI SI ARRIVA AD UNA CONCLUSIONE:SINO AD OTTOBRE VEDRO' MIA FIGLIA DA SOLO (E NON PIU' IN PRESENZA DI ASS. SOCIALI)UNA VOLTA LA SETTIMANA PER 2 ORE ,ED A OTTOBRE CI SARA' LA QUARTA UDIENZA SPERANDO CHE SIA L'ULTIMA.LA TRAGEDIA DELLA GIORNATA A COMINCIATA SUBITO DOPO L'USCITA DAL TRIBUNALE,LA MIA EX CHIAMA MIA FIGLIA AL TELEFONO E GLI DICE:TUO PADRE CONTINUA AD INSISTERE SULL'AFFIDO CONDIVISO E QUINDI TI VUOLE PORTARE VIA DA ME.MI CHIAMA MIA FIGLIA PIANGENDO(PREMETTO CHE SI TROVA TRANQUILLAMENTE AL MARE CON SUA NONNA)E MI DICE:PAPA NON TI VOGLIO PIU VEDERE,NON TI VOGLIO PIU' BENE A TANTE ALTRE COSE DELLO STESSO TIPO E ANCHE PEGGIO.O CERCATO DI METTERLA TRANQUILLA FACENDOLA CHIAMARE DA MIO FIGLIO CHE VIVE CON ME' E SEMBRA CHE STASERA VADA UN POCHINO MEGLIO.NON MI ASPETTAVO CHE UNA MAMMA POTESSE FARE DEL MALE COSI' A SANGUE FREDDO A UNA FIGLIA SONO SENZA PAROLE,HO CHIAMATO LE MIE AMICHE SEPARATE,ED O DETTO LORO PER FAVORE DI NON DIVENTARE COME LA MIA EX.UN SALUTO A TUTTI


1 commento:

Anonimo ha detto...

Terribile e drammatico..
Poveri bambini strappati!
Coraggio! A te e alla bambina.