giovedì, giugno 21, 2007

coppie di plastica. soldi di plastica.

"La mia vita da raider spericolato"
Ah, dotto’, ma allora la storia d’Italia non la conosce...». Stefano Ricucci è interrogato dai magistrati romani Cascini e Sabelli.

«Dottor Cascini, ai sedici membri del patto di sindacato di Rcs, che il titolo stia a 3 euro, a 6 euro, a 8 euro, a mezzo euro, non gliene frega niente. Stare dentro il patto di sindacato Rcs è una patente che tu paghi e metti via. E’ come se tu ci hai una Smart....».

E poi aveva un accordo di ferro con Fiorani che, alla peggio, gli avrebbe ricomprato lui le azioni rastrellate fino a quel momento.

«Gnutti era il socio di Tronchetti, allora ho detto: ”Chicco, cerca di parlare te con Tronchetti per fare in modo che accettano questa posizione”. Con Capitalia attraverso Ripa di Meana... Attraverso Borghesi che era advisor di Bpi... Claudio Costamagna che è di Goldman Sachs, un uomo molto vicino a Bazoli.... Io insomma stavo cercando consensi tra giugno e luglio».

«Ho fatto un incremento di conoscenze su Londra. Ma poi, sai, su Londra io ho conosciuto più di tutti le persone italiane, non gli inglesi... anche perché poi non parlando inglese...».

«Fino a ottobre 2004 io ero ospite a casa di Diego, andavo in barca... a cena... Lui fece l’inaugurazione del negozio in Galleria Nazionale a Milano, dove io c’ho un palazzo all’angolo... Ci so’ le foto, ci so’...».

Lo sfogo di Anna Falchi

«Con Stefano condividiamo lo stesso tetto, ma non la vita. Io sto male. Non ho più speranze. Sono esaurita come donna, come persona»

«La casa dove viviamo è della Magiste, che sta per Matteo, il padre di Stefano, Gina, la madre, e Stefano stesso. Non è mia. Quando lo hanno arrestato volevano buttarmi fuori, cacciarmi. Ho dovuto piatire per restare là»

E spiega perchè non si è ancora separata: «Diciamo che non sono economicamente in grado di sostenere la cosa».

«Sono stata insultata pesantemente dalla famiglia di Stefano, mi hanno detto che se lui era finito in questo guaio era solo colpa mia. E lui non ha fatto nulla per proteggermi, per difendermi. È un anno che non ho contatti con la famiglia di Stefano, hanno trascorso il Natale con la sua ex moglie. Io volevo una famiglia e mi sono ritrovata con i nemici in casa.

Volevo qualcuno che si occupasse di me, e lui non lo ha mai fatto. Non ha mai cercato di capire come mi sentissi. Sognavo una casa nostra, nemmeno quella.

In comune non abbiamo niente, solo grane.

Ieri l’ex fidanzata di Max Biaggi e di Fiorello, ha dichiarato sulle pagine di Chi di non aver più lacrime per la fine del suo amore. [aho, ma fatte da' na fornitura copiosa 'a prossima vorta.]


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«Aho! Lanzi ne Checco? A me, che mi trombo la Falchi tutte le sere?»

FINITI i tempi in cui la chiamavano Lady Finanza, per via del matrimonio con l’imprenditore del momento Stefano Ricucci, Anna Falchi annuncia la fine del suo amore con l’uomo romanticamente sposato nel 2005, con rito civile e festa a Villa Feltrinelli, a Porto Santo Stefano, sul Promontorio dell’Argentario.

Pochi invitati, 28 in tutto, avevano celebrato l’unione della invidiata coppia, già convivente da qualche anno, nella residenza simbolo dell’alta borghesia milanese, della quale si dice che «porti sfortuna ai proprietari». La cerimonia fu celebrata nella villa, per via di una lombo-sciatalgia che aveva colpito fatalmente Anna Falchi prima delle nozze.

Comunque io sono e resto Anna Falchi, attrice: con il mio lavoro, il mio reddito, il mio portafoglio.

Per tutti sono diventata, prima, la moglie del finanziere, poi la moglie del carcerato eccellente». Dopo la scarcerazione del marito, i due sembravano aver ritrovato una vita di coppia più serena. Evidentemente, stando alle rivelazioni di ieri, era solo apparenza.

[ah Max!!! la prossima volta fatti na Ducati che e' meglio!]

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