martedì, luglio 03, 2007

IL MOBBING GENITORIALE

MOBBING GENITORIALE: IL MOBBING GENITORIALE




MOBBING GENITORIALE in TRENTACINQUE MINUTI
COS'E', COME SI MANIFESTA, QUALI SONO LE CONSEGUENZE


posted by Dr. Gaetano Giordano

Studio delle "transazioni mobbizanti": il mobbing genitoriale e la sua classificazione.
Dott. Gaetano Giordano

Psicopatologia nella separazione, divorzio e affidamento.
Dott. Mario Andrea Salluzzo

Dal mobbing alla sindrome di alienazione genitoriale.
Dott.ssa Roberta Patrocchi

Abuso psicologico: profili giuridici e criminologici.
Avv. Paolo di Martino

Si tratta di una violenza che riguarda situazioni diverse sia di tipo carenziale-omissivo che di tipo attivamente lesivo, che colpiscono il benessere emotivo e psicologico della vittima.
La provocazione continua, persistente, quasi uno stile di vita, l’offesa, la denigrazione, la svalutazione, la coercizione, il ricatto, il silenzio, la privazione della libertà, la menzogna e il tradimento della fiducia riposta, la noncuranza, la trascuratezza fisica e affettiva, la manipolazione dei sensi di colpa, sono solo alcune forme in cui si manifesta la violenza psicologica. Quando una o più di queste condotte diventano pervasive al punto da caratterizzare e stravolgere le interazioni e da far sorgere disfunzionamenti e/o mutamenti delle condizioni emotive e di vita della vittima, allora si può parlare di vero e proprio abuso psicologico.
Una tipologia di violenza subdola, spesso perversamente legata ai disturbi del o dei soggetti di quel particolare contesto socio-ambientale, in grado di provocare gravissime sofferenze in chi la patisce, sofferenze molto difficilmente dimostrabili in un’ottica giudiziaria, ma non per questo meno reali, meno autentiche e meno pericolose.
Ed è proprio quando l’esistenza della vittima viene pesantemente condizionata e sconvolta, quando viene profondamente leso il suo benessere fisio-psichico, che l’abuso deve essere sanzionato.
...
I soggetti abusanti portatori di un evidente disturbo di personalità (non per questo certo da considerarsi incapaci in tutto in parte di intendere e di volere) sono sempre alla ricerca, proprio per le loro nevrosi, di una soddisfazione ai loro impulsi aggressivi trovando, soprattutto all’interno della famiglia, facili e comodi bersagli. Chi ne patisce le conseguenze sono, dunque, i parenti o compagni più prossimi non importa se adulti o minori.
Questo tipo di abuso intrafamiliare è ancora più “sporco” proprio per essere giocato su delicatissime dinamiche di rapporti di sangue, di peculiari rapporti emozionali, di convivenza più o meno necessitata o forzata, di aspettative di affetti, di desideri di identificazione e quant’altro.
Nel caso di minori, la dottrina ha parlato di abuso indiretto quando gli stessi, per esempio sono coinvolti in separazioni conflittuali:
In queste situazioni, l’abuso può assumere le forme più variegate, concretizzandosi, per esempio, nell’esigere lo schieramento del bambino dalla parte di uno o dell’altro genitore, utilizzandone ansia di separazione e sentimenti di colpa (Monaco e Coll. 2000).

Affidamento dei figli
wikipedia

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MOBBING (PSICOTERROR in Spagnolo) "O CON ME O CONTRO DI ME"
PRESSIONE PSICOLOGICA E CONFLITTO DI LEALTA' SUI MINORI
UN ABUSO CHE TUTTI CONOSCONO MA CHE IL TRIBUNALE NEGA DI ESISTERE
LA VIOLENZA PSICOLOGICA SUL MINORE E' UN REATO GRAVISSIMO

Visto che in questi giorni si è parlato di atteggiamenti di madri seprate nei confronti dei figli e delle nuove compagne dei loro ex mariti voglio raccontarvi che cosa mi è successo ieri. la mia storia più o meno la sapete quindi evito le premesse. Ieri il mio uomo ha telefonato a suo figlio per fargli gli auguri di compleanno (ovviamente non ha potuto vederlo perchè la madre si è trasferita al mare) dopo poco me l'ha passato e io oltre a fargli gli auguri ho un po' scherzato su un gioco che gli abbiamo regalato (e che lui ha già visto) nel quale io ero una frana ma sul quale mi sono allenata per poter poi giocare meglio quando è con noi. La sua reazione è stata terrificante..il piccolo non appena ha sentito la mia voce al telefono si è completamente pietrificato e non ha più detto una parola, non un sorriso, appena un ciao detto con un filo di voce. sullo sfondo si è sentita la madre (che ascolta tutte le telefonate) che in qualche modo lo rimproverava e lui le rispondeva infastidito. Insomma, quando il bimbo è con noi con me parla un sacco, ride, scherza, urla, canta e se sto zitta mezz'ora mi fa una testa grande come una casa perchè dovrei parlare con lui, ci conosciamo da 4 anni, abbiamo condiviso assieme un sacco di cose ed è inevitabile che ormai io sia parte della sua vita come io della sua, vi pare normale che io non possa nemmeno fargli gli auguri al telefono altrimenti quell'idiota lo rimprovera?? credetemi, mi è veramente dispiaciuto per lui perchè si sentiva benissimo che era terrificato. quando lo rivedr pensavo di parlargli, di dirgli qualcosa ma poi non so nemmeno se sia il caso e se forse sia più opportuno lasciar perdere. Io è da 4 anni che in qualche modo ho cercato di rattoppare i buchi lasciati da questa donna che ha solo saputo dire al figlio cose allucinanti (e false) nei miei confronti, l'ho fatto con delicatezza senza parlar mai male di lei, ho sempre e solo detto che la sua mamma diceva questo perchè non mi conosceva e magari poteva aver paura che io fossi cattiva perchè gli vuole bene e quindi non si fida, ho anche aggiunto che eventualmente visto che era lui a conoscermi bene doveva essere lui a giudicare ed eventualmente rassicurare la madre dicendo che non ero così e che noi due siamo amici. ma anche questa cosa è stata strumentalizzata perchè non appena il bimbo ha parlato bene di me alla madre questa qui è diventata una iena e lo ha pure sgridato facendolo sentire in colpa. insomma, io non so più cosa cavolo fare, non ho fatto nè faccio nulla di male ma non vedo perchè un bimbo piccolo non possa nemmeno salutare al telefono o ricevere gli auguri dalla compagna del padre che ormai conosce da diverso tempo, con la quale fa vacanze assieme, condivide week end e momenti vari e soprattutto che non possa farlo senza PAURA.
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LA STRATEGIA PER COMBATTERE IL MOBBING

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