sabato, agosto 13, 2005

voglio tuo figlio. ma nient'altro.

Sembrerebbe l'affermazione di qualche attivista contro la legge sull'affido condiviso. Una madre egoista e fagocitante, ma pur sempre onesta. Te lo dice chiaro. Non si inventa scuse. Sembrerebbe una di quelle frasi da tribunale, nelle separazioni. Invece no. Ancora piu' onesta la mamma, te lo dice prima. Vuole il tuo sperma e ciao. Infatti e' il titolo dell'ultima pensata della TV olandese. "(ANSA) - BRUXELLES, 10 AGO - Un'emittente olandese trasmettera' un reality show nel quale una donna nubile sceglie l'uomo dal quale essere inseminata. Il programma consiste di fatto in una 'gara dello sperma' (uno 'sperma show' secondo la stampa olandese) tra diversi candidati. L'obiettivo delle partecipanti e' nel nome del programma, 'Voglio tuo figlio, ma nient'altro'. La messa in onda e' prevista per il prossimo 23 agosto con una prima trasmissione-test. In caso di successo diventera' una serie."
L'onorevole Paniz, relatore alla camera del disegno di legge per l'affido condiviso ora in discussione al Senato, giustificava la ampia delega ai magistrati con la necessita' di graduare l'applicazione della bigenitorialita' all'evoluzione della mentalita' e cultura della popolazione. In realta' la prassi attuale di eliminare il padre non fa parte della cultura popolare. Semmai nasce proprio nei tribunali e sono questi che hanno influenzato la cultura col tam-tam delle separazioni, che si fanno sempre piu' "trendy". La legge e' stata "sterilizzata" nelle sue forme attuative, rese vaghe da molti emendamenti del gruppo DS (Finocchiaro, Lucidi, Magnolfi) perche' giammai le femministe avrebbero rinunciato ai figli e al potere nei tribunali di allontanare il padre a discrezione totale della madre. A dir loro per riequilibrare i rapporti di forza contro mariti violenti, in famiglie che spesso sono in divergenza sull'aducazione dei figli. Quasi tutti gli altri parlamentari erano troppo occupati a fare altro per occuparsi di famiglia e paternita'. Questo lazzez-faire parlamentare ha fatto in modo che del testo originario rimanessero fermi soltanto sacrosanti principii - peraltro gia' fermamente posti dalla costituzione agli art. 3, 29, 30 - che vengono gia' sistematicamente violati dai magistrati nell'applicazione dell'affido esclusivo, che rende la madre genitore unico plenipotenziario. Questo non e' scritto nella legge, ne ora, ne in quella in discussione al parlamento. Proprio per questo, non si comprende per quali motivi i magistrati dovrebbero smettere di applicare l'affido esclusivo, che mette alle corde qualsiasi buon padre esautorandolo di qualsiasi potere concreto nelle decisioni e nella frequentazione dei figli. Quale cultura deve cambiare? Dei magistrati? Quella della popolazione ha sempre pensato che se due genitori sono entrambi validi e si sono occupati dei figli direttamente in modo paritetico, continuino a farlo anche se decidono di vivere in due case diverse. No. Oggi non e' cosi'. Perche' la mamma e' sempre la mamma, certa. Il padre, un po meno, anzi per nulla. Diciamo che e' sicuro di perdere il figlio, anche se e' la madre ad andarsene. Anche se e' ottimo genitore e i figli lo adorano. Ma nel caso nostro, il magistrato non dira' che la madre vuole soltanto i figli e nient'altro. Impone pure che il padre, dopo aver provveduto alla prima casa, si preoccupi di cercarsene un'altra e pretende pure, impedendo al padre di occuparsi dei figli direttamente, che lui versi mensilmente un assegno alla madre che provvedera a gestire per le necessita' dei figli senza renderne conto al padre. Chi pensa che questo avvenga solo nei casi in cui il padre sia stato un cattivo genitore o peggio una persona litigiosa e prevaricante, se non violento, si sbaglia. Questa e' la prassi nei tribunali. Adesso ci pensa la televisione ad omogeneizzare la mente degli europei, in modo che presto generare figli "a perdere" possa essere considerato la cosa piu' normale del mondo. Come tori da allevamento. La parola "babbo" rimarra' soltanto nelle favole di Hans Christian Andersen.

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