Antonio Canizares, arcivescovo di Toledo e vicepresidente della Conferenza episcopale ha avvertito che il boom dei divorzi pronostica un rischio di «sfascio della societa». Padre Leopoldo Vives, il responsabile della commissione Famiglia e Difesa della vita della Conferenza episcopale spagnola, ha aggiunto che la nuova legge sul divorzio è quella «che più sta danneggiando la famiglia perché costa meno divorziare che cancellare un abbonamento telefonico». Il “Foro della Famiglia”, una delle principali organizzazioni non governative di orientamento conservatore, ha denunciato la trasformazione dell'impegno che marito e moglie prendono davanti a Dio in «contratto immondizia», grazie soprattutto alla legge socialista. Per questo ha invocato l'aiuto della società e delle forze politiche di varare, accanto a quella esistenze, «un'alternativa seria, vale a dire un matrimonio blindato, ovvero un'unione protetta nella sua stabilità e continuità per coloro che liberamente lo desiderino, che aiuti e inviti ad affrontare i conflitti senza puntare ad una facile rottura».
«Come nei contratti di lavoro si può optare per formule a tempo parziale e contratti a tempo indeterminato - ha detto il Foro -, sarebbe logico che anche in un settore tanto importante esista questa opzione». Anche l'Istituto di politica familiare, un'organizzazione internazionale indipendente, ha invitato il governo di Josè Luis Rodriguez Zapatero a modificare la legge del “divorzio express” che ha fatto della Spagna il Paese con il maggior tasso di rotture familiari, rispetto alla media dell'Unione Europea.
Nel 2006, rispetto al 2005 quando è stata introdotta la legge per il cosiddetto “divorzio express” che semplifica al massimo le procedure di separazione, c'è stato un aumento del 74,3% di matrimoni andati in frantumi, pari a 126.952 coppie. Il 51,3% dei divorzianti hanno figli piccoli e il 45% non ha avuto il tempo di avere una discendenza. Le separazioni, prima considerate come la via intermediaria al divorzio, invece, sono diminuite del 70%. In media, le unioni che finiscono male durano 15,1 anni. Aumento del 330% delle rotture matrimoniali tra le COPPIE SPOSATE DA MENO DI UN ANNO
L'Ine ha puntato il dito contro l'approvazione del “divorzio express”, la norma che consente la fine dell'unione matrimoniale per decisione di una delle parti, senza necessità di ricorrere prima a una separazione o di spiegarne le ragioni.
venerdì, novembre 16, 2007
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