Meredith vittima del vuoto di regole, flessibilità e permissivismo.
L’omicidio di Meredith ha scosso Perugia. Ma soprattutto ha messo i riflettori sulla vita dei giovani universitari, sulle le loro abitudini, sui locali che frequentano, sul consumo di droghe ed alcol, sui blog nei quali proiettano le loro paure, i loro dubbi e forse anche i lati oscuri dello loro personalità.
Ma ciò che produce maggior preoccupazione è la descrizione del contesto in cui gli studenti vivono. La vita della tribù degli universitari in cerca di un’identità in divenire, che nell’accelerazione della multimedialità sovrappongono l’apparire al vivere.
Il bisogno di provare tutto, di estremizzare le emozioni pompate dall’uso di droghe, di consumo comune, che si trovano per strada come al mercato. Di passare le serate nei locali a divertirsi, a conoscersi, ma anche a bere fino allo sfinimento, a consumare rapporti spesso effimeri che soprappongono la quantità alla profondità dei sentimenti.
Nella possibilità di estraniarsi da sé offerta dall’esperienza di vita fuori dal contesto abituale della famiglia e delle amicizie di sempre, i nostri giovani rischiano di perdere i loro riferimenti valoriali. Vivono “la movida” spesso senza inibizioni, come se il tempo dovesse finire domani.
Questo delitto mi colpisce, perché avviene in un ambito che mi è caro e familiare. Il mondo degli studenti universitari, che mi circondano ogni giorno. Meredith poteva essere una delle mie studentesse, una brava ragazza, solare e studiosa, che non ha percepito il rischio. Vittima innocente del vuoto di regole che sostituisce la flessibilità ed il permissivismo.
http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article826
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CRIMINOLOGO: E' STATO DELITTO LUDICO-SESSUALE
L'omicidio di Meredith Kercher è un crimine ludico-sessuale, un delitto a sfondo sessuale nato da un gioco pericoloso. E' l'opinione del criminologo Vincenzo Mastronardi.
Nell'ordinanza del gip si legge: "Volevano provare una nuova sensazione". Quindi, è l'ipotesi accusatoria, la lesione mortale al collo di Meredith potrebbe essere stata inizialmente una minaccia, qualcosa che poi, perso il controllo, si è trasformata nel delitto. E le cause, scrive il giudice, sarebbero collegate alla volontà di "provare una qualche nuova sensazione", soprattutto da parte di Amanda e Raffaele Sollecito.
Nuove sensazioni, proprio ciò che ricercano allo spasimo quelli che gli esperti dell'Fbi, spiega Mastroanrdi, inseriscono tra gli stupratori nella categoria dei 'taking risk', "coloro che devono provare a tutti i costi una sensazione di rischio, un brivido eccessivo, un jumping portato alle estreme conseguenze", dice il criminologo.
Una ricerca folle che il branco alimenta, sottolinea Mastronardi. Se infatti colui che cerca nuove emozioni, non riesce a soddisfarle in modo singolo, spesso si rivolge al branco ed è il branco che lo sostiene. Un conduttore e dei gregari.
Lumumba, era desideroso di avere rapporti "con una ragazza che gli piaceva e lo rifiutava", si legge ancora nell'ordinanza del gip. Un'altra delle situazioni tipiche che possono spiegare lo stupro, "un rifiuto che se si scontra con un narcisismo maligno, che cerca a tutti i costi l'affermazione personale, può portare anche all'omicidio".
Non sempre in questi casi si giunge all'omicidio, spiega il criminologo ricordando una casistica Usa secondo cui solo nel 20% dei casi l'atto sessuale aggressivo si trasforma in omicidio. "Ma - continua Mastronardi - se c'è di mezzo la droga le cose si complicano. Non è escluso, dal punto di vista della casistica, che anche qui l'uso di droghe abbia fatto sfuggire di mano la situazione".
venerdì, novembre 09, 2007
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