Sergio Nardelli si incatenerà mercoledi 12 settembre davanti al Tribunale dei Minori di Taranto: da anni, nonostante non abbia commesso alcunché, è impedito a vedere i propri figli.
A impedirglielo, una serie infinita di false accuse, smontate dopo lunghi e costosi anni di difesa giudiziale. Nonostante sia stata conclamata dal tribunale penale l'infondatezza delle accuse, ancora Sergio Nardelli e i suoi figli non sono liberi di vivere insieme, ne di frequentarsi.
Vive dunque privato di un diritto costituzionale: occuparsi di coloro che si è messi al mondo.
Di conseguenza, i suoi figli subiscono, da anni, e per colpa di una giustizia che dichiara di agire nel loro supremo interesse, una lesione ai propri diritti: una lesione che diversi Tribunali hanno sentenziato come danno risarcibile: il diritto ad avere un padre.
Sergio Nardelli lotta per un Diritto Civile, che gli viene negato.
Non rientra nel diritto di alcun stato libero e democratico il dominio sulla vita dei cittadini, che non possono essere incarcerati o privati della liberta' senza reali e gravi motivi.
Appoggiamo la sua battaglia, che si aggiunge a tante altre violazioni dei diritti costituzionali. L'indifferenza e l'arroganza delle istituzioni di fronte a queste situazioni, sta pericolosamente incrinando le fondamenta stesse dello stato italiano.
Sergio chiede a tutti di mandare - a partire dal 12 settembre 2007 - una email al seguente indirizzo: tribmin.taranto@giustizia.it
leggi anche killer di giustizia. free sergio nardelli.
giovedì, settembre 06, 2007
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